Disfunzione Erettile

La disfunzione erettile è definita da molti, in modo non corretto, impotenza. Con questo termine in realtà oggi gli andrologi comprendono un ampio e variegato spettro di disturbi sessuali (deficit dell’erezione, dell’eiaculazione e della fase orgasmica).
Un disturbo all’erezione si ha quando, pur essendo presente un buon desiderio sessuale e la situazione relazionale giusta, non si ha un adeguato arrivo di sangue al pene, quindi non si ha una valida rigidità, una buona e duratura erezione. Molti uomini sono saltuariamente esposti a difficoltà dell’erezione e questa esperienza è vissuta psicologicamente in modo molto negativo.

L’erezione è una complessa risposta fisiologica che dipende da una perfetta integrazione di meccanismi vascolari, endocrini e neurologici.
Fino a qualche anno fa si pensava che circa il 90% dei deficit erettivi fosse di origine solo psicologica, ma i recenti studi in campo neurofisiologico, emodinamico e farmacologico hanno dimostrato la presenza di una causa organica in circa il 50% dei casi valutati.
Un disturbo dell’erezione può avere una causa endocrina, ad esempio per una carenza di testosterone, evenienza piuttosto rara, sia per un eccesso di ormoni inibitori, come la prolattina. L’incidenza complessiva dei deficit erettivi su base ormonale non sembra comunque superare il 5% dei casi.

Le cause della disfunzione erettile

Due meccanismi principali danno un’erezione: il primo e’ dovuto ad una stimolazione psichica (fantasie, stimoli erotici) ed e’ mediato dal centro dorso lombare; il secondo e’ legato ad una stimolazione riflessa dei genitali e mediato dal centro sacrale a livello midollare .
Durante l’erezione la muscolatura si rilascia e le resistenze periferiche cadono causando un massiccio e rapido afflusso di sangue arterioso; che rimane intrappolato nei corpi cavernosi.

Diagnosi disfunzione erettile

Un deficit dell’erezione è un problema che genera paura e ansie e la prima consultazione riveste un’importanza critica nel determinare un rapporto di fiducia tra il medico e il paziente. E’ richiesta una franca e precisa descrizione del disturbo e bisogna sapere se questo è accompagnato da calo del desiderio, da disfunzioni dell’eiaculazione o da difficoltà all’orgasmo.
In questi casi, oltre all’esame fisico, può essere utile una valutazione ematochimica generale con dosaggio del testosterone e della prolattina.
Quando si ha il sospetto di una patologia neurologica, l’integrità del sistema può essere accertata misurando i potenziali evocati corticali e sacrali.

La cute del pene viene stimolata elettricamente e vengono eseguite delle registrazioni tramite un elettrodo che valuta il muscolo bulbocavernoso; si misura il tempo che intercorre tra la stimolazione e la prima risposta a livello muscolare . Un altro esame è la monitorizzazione delle erezioni notturne utile a selezionare in prima battuta le impotenze “organiche” da quelle ” psicologiche”. Il test consiste nella misurazione per tre notti consecutive delle erezioni durante il sonno tramite dei rilevatori ad anello posti alla base e alla punta del pene. Quando il pene va in erezione, il rilevatore ne misura la tumescenza e la rigidità.

La durata, la frequenza e l’intensità delle erezioni notturne variano con l’età. In un adolescente di 15 anni si verificheranno in media 4 episodi di erezione notturna di circa 30 minuti per notte, nello stesso individuo a 70 anni le erezioni saranno solamente 2 e di durata più breve. Questa tecnica non è da ritenersi sempre precisa e sono stati riscontrati numerosi falsi positivi.

In passato molti test sono stati utilizzati per studiare la circolazione arteriosa peniena, ma i risultati ottenuti erano poco soddisfacenti, dato che la maggior parte di questi test valutava il pene allo stato flaccido. L’iniezione intracavernosa di farmaci vasoattivi ha permesso di studiare, utilizzando un ecografo munito di sonda Doppler, la circolazione arteriosa del pene in erezione. In questo modo si è potuto anche valutare il diametro interno delle arterie cavernose e misurare il flusso ematico prima e dopo l’iniezione del vasodilatatore. Per approfondire: ecocolordoppler penieno.

Durante l’esame vengono valutati:

  • l’ecogenità dei corpi cavernosi
  • lo spessore e le eventuali irregolarità della parete arteriosa
  • le pulsazioni
  • l’aspetto delle onde Doppler.

Quando si deve identificare la presenza e l’esatta localizzazione di un problema arterioso o di una fuga venosa è necessario utilizzare metodiche più complesse. Queste comprendono: la cavernosometria, la cavernografia dinamica e l’arteriografia selettiva dinamica delle arterie peniene.
La cavernosografia fornisce importanti informazioni anatomiche che potranno essere utili per una eventuale correzione chirurgica di un Andrologo Palermo.
Oggi sappiamo che le due maggiori cause che determinano una patologia ostruttiva arteriosa sono l’arteriosclerosi e i traumi. Altre cause possono essere l’esposizione a radiazioni o danni dopo interventi chirurgici. Ricordare sempre che il più importante fattore di rischio associato ad un disturbo dell’erezione è il fumo di sigarette.

Domande e risposte su “Disfunzione Erettile”

Che cosa è la disfunzione erettile?
Molto spesso ed erroneamente la disfunzione erettile viene comparata e viene utilizzata come sinonimo dell’impotenza. In realtà, la disfunzione erettile è molto diversa dall’impotenza, in quanto rappresenta un’ampia categoria di disturbi sessuali, tutti legati alla difficoltà di raggiungere una buona erezione, dovuta ad un inadeguato arrivo di sangue al pene. Si tratta di una risposta fisiologica a diversi fattori, che possono essere non solo psicologici, ma anche organici.
Quali sono i principali sintomi e i rischi della disfunzione erettile?
Parlare di sintomi, per quanto riguarda la disfunzione erettile, non è propriamente corretto, dal momento che questa patologia rappresenta essa stessa un sintomo di altre problematiche, che possono essere sia psicologiche sia organiche. Il principale rischio della disfunzione erettile, invece, è quello di non riuscire a vivere appieno la propria sessualità, a fronte del disagio e dell’imbarazzo spesso collegati a questa tipologia di disturbo.
Qual è la terapia per trattare la disfunzione erettile?
Prima di parlare di trattamento della disfunzione erettile, è necessario che un andrologo specialista effettui la diagnosi al paziente che lamenta questo sintomo. Questa diagnosi, per essere ottenuta, necessita di svariati e molteplici esami medici, che hanno inizio con una visita specialistica e che prevedono l’utilizzo di tecniche particolari, come la cavernosometria o l’arteriografia selettiva dinamica delle arterie peniene. Una volta ottenuta la diagnosi, l’andrologo specialista saprà studiare una terapia adatta al caso specifico.
A chi posso rivolgermi per trattare la disfunzione erettile a Palermo?
Per trattare la disfunzione erettile a Palermo è necessario rivolgersi al dottor Giuseppe Ocello a Palermo, il quale è un medico specializzato anche in patologie andrologiche e che visita nel suo studio medico di Via Giacomo Leopardi 13. Per fissare un appuntamento, occorre telefonare il numero 3516044432; per i casi più urgenti, invece, si consiglia di telefonare al numero 3492845289.
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