Gestire l’incontinenza urinaria nell’uomo significa prendere in considerazione una serie di fattori che potrebbero aiutare il paziente a convivere nel migliore dei modi con questo problema: la cosa importante, giustamente, è quella di stilare un’anamnesi concreta del disturbo cercando di capire quali sono i fattori che hanno scatenato la problematica attraverso degli esami specifici.
Garantire al paziente maschio una vita più normale possibile significa farlo sentire a proprio agio nel quotidiano, e renderlo consapevole di quali sono le contromisure migliori per tamponare il problema, il quale, in alcuni casi, potrebbe essere percepito come invalidante -e potrebbe esserlo anche nel concreto-.
Per gestire al meglio la patologia bisognerebbe, dunque, partire dagli esami diagnostici: in questo caso effettuare un’ecografia apparato urinario e un’uretroscopia; la prima aiuterebbe ad avere una visione d’insieme sulla salute dell’apparato di riferimento, la seconda invece permette di valutare la situazione quando, oltre all’incontinenza, la minzione viene accompagnata da bruciori particolarmente lancinanti.
Sono Giuseppe Ocello, Medico Urologo e Andrologo a Palermo e oggi voglio spiegarti come trattare il problema dell’incontinenza.
Il primo aspetto da considerare della vita quotidiana è sempre quello relativo all’alimentazione: in questo caso, se a seguito degli esami dovesse insorgere una problematica a livello renale, la cosa migliore da fare sarebbe quella di evitare di assumere grandi quantità di liquidi e acqua per non sovraccaricare il loro lavoro e soprattutto per non gravare, successivamente, sulla minzione.
Non dimenticarti l’importanza di una sana muscolatura: è sconsigliato urinare senza rinforzare un minimo il muscolo pelvico, optare dunque per delle attenzioni mirate al mantenimento delle sue funzioni facendo esercizi propedeutici a rinforzarlo potrebbe essere un ottimo modo per non dover correre al bagno più volte in poco tempo.
Se senti bruciore durante la minzione, è probabile che il problema sia identificabile nell’uretra, in questo caso varrebbe la pena approfondire la possibilità che ci sia un’infezione in corso e ipotizzare con uno specialista un piano terapeutico adeguato.
Quando si parla di incontinenza urinaria maschile si pensa sempre a individui in tarda età, eppure è possibile che la problematica possa presentarsi in uomini più giovani: tutto sta nella prevenzione e nella cura di sé, a meno che non ci sia in corso un processo infettivo da trattare con delle cure farmacologiche opportunamente studiate per il soggetto.
Affidarsi a un buon urologo che possa effettuare una diagnosi attenta è sicuramente il primo step per avviare un percorso di cura, ma tu puoi dare preventivamente il tuo contributo per combattere il rischio che questa patologia – la quale spesso si cronicizza– non insorga.
Se sei anziano, purtroppo, il fattore età contribuisce incisivamente e spesso non c’è molto da fare, se non cercare di tamponare il problema; se sei giovane, invece, vai alla strenua ricerca di uno stile di vita sano, assumi cibi antiossidanti e antinfiammatori per l’organismo, ma soprattutto non eccedere con l’assunzione poco controllata di proteine: in questo modo il tuo comportamento contribuirà a garantirti una terza età più serena anche dal punto di vista dell’incontinenza.
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